Partendo dal presupposto che chi decide di intraprendere un restauro completo di una vettura o di una motocicletta, abbia almeno un minimo di conoscenza generale della meccanica, e sia in grado di destreggiarsi tra le varie componenti di un mezzo stradale, per eseguire un lavoro del genere; ha bisogno di determinate strutture ed attrezzature.
Cassettiera snodi |
1) Il luogo:
Un micro garage tre metri per quattro, se per necessità può essere usato ad eseguire il lavoro su di una motocicletta (ma credetemi anche per le moto serve spazio), non è senz'altro il posto ideale per permetterci di smontare una vettura, riporre tutti i componenti con un ordine logico, revisionare pulire riverniciare ed assemblare le parti che compongono un'automobile per piccola che sia.
Nel nostro antro dei giochi, devono trovare posto oltre alla nostra macchina, banco, scaffalature per riporre i pezzi smontati, contenitori vari per la pulizia ed il recupero dei liquidi usati, il carrello o la rastrelliera per gli utensili a mano, e tutto quanto ciò andrà a costituire l'attrezzatura necessaria per eseguire un buon lavoro.
Quaranta Mq circa (come minimo), sono sufficienti per permetterci di non avere tutto ammassato in un angolo, muoverci abbastanza comodamente senza dover tutte le volte scavalcare o spostare questo o quel contenitore o componente e poter intervenire senza intralci sulla vettura o sui suoi gruppi smontati.
Naturalmente, il nostro posto di lavoro deve essere dotato di utenza elettrica opportunamente protetta da un salvavita e da un paio di prese di corrente a norma per l'alimentazione degli utensili elettrici. Ottimo sarebbe dotarsi di un vero impianto con vari attacchi disposti a coprire l'intera struttura. In caso di necessita, una buona prolunga che raggiunga ogni angolo dell'intero spazio, opportunamente dimensionata per sopportare anche i carichi impegnativi di compressore e smerigliatrice, può fare al caso nostro. Accertatevi però che sia assolutamente sicura, non utilizzate prolunghe provvisorie o sottodimensionate, fatte di piattina e spine volanti, ne va della vostra ed altrui incolumità, senza contare i danni che potreste arrecare in caso di un cortocircuito innescato da un'attrezzatura sommaria.
Sicurezza sempre e senza compromessi.
2) Attrezzatura:
Premessa, se dovete acquistare tutto, perché non avete a disposizione nemmeno un “cacciavite”, pensateci. La spesa per le attrezzature non è indifferente, non ve la cavate con una serie di chiavi fisse cinesi comperate ai grandi magazzini e con una morsa di pochi centimetri.
Se dovete comunque dotarvi di chiavi e utensili, sceglieteli di buona qualità, non vi lasceranno a piedi durante il lavoro e vi potranno servire anche per altri lavori.
Alcune attrezzature come vedremo in seguito, si potranno o si dovranno autocostruire secondo le nostre necessita.
Al contrario, per alcuni lavori come rettifiche, sabbiature di grosse dimensioni, grandi verniciature ecc., dovremo per forza rivolgerci ad altri professionisti che eseguiranno secondo le nostre specifiche quello di cui abbiamo bisogno.
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Chiave dinamometrica Stringifasce Smrigliatrice valvole |
- Un banco da lavoro di abbondati dimensioni e strutturalmente solido, dotato di una morsa anch'essa robusta.
Un paio di metri di lunghezza e una profondità di 70/75 cm per il banco, con un piano in metallo o in legno spesso, fa al caso nostro. Per la morsa 150mm di larghezza delle ganasce è quello che ci serve.
Nessuno ci vieta di autocostruirci il banco se siamo in grado di tagliare e saldare tubolari in metallo; per il piano, un ottimo materiale sono i pannelli d'armatura dei muratori, quelli gialli per intenderci, molto robusti e relativamente economici, opportunamente tagliati, affiancati e sovrapposti per raggiungere le dimensioni che ci servono.
- Un carrello o un armadio, contenente una dotazione base di chiavi a mano nelle varie configurazioni (fisse/forchetta, stella/occhio, combinate) che vadano a coprire come minimo minimo le misure da 7 a 22mm, una serie di chiavi a bussola con misure che vanno dalla 10 alla 32mm complete di prolunghe e manici, cacciaviti di varie misure e intaglio, pinze normali e per anelli elastici, cacciaspine e scalpelli di varie misure, bulino, martelli in acciaio e plastica, seghetto per metalli, un paio di leve di misura diversa, chiavi a snodo dalla 7 alla 19mm, una serie di brugole, forbici da elettricista ecc.
- Per chi come nel restauro della Triumph TR2 che vedremo a seguire, opera su mezzi di fabbricazione anglosassone, necessita anche di utensili con misure in pollici. Se la maggioranza degli interventi, con le dovute cautele, si possono eseguire normalmente con le chiavi in millimetri, dobbiamo nonostante tutto, per lavorare su determinate parti o bulloni, dotarci almeno di una piccola cassetta di bussole, di una serie di chiavi combinate e di una serie di brugole con misure inglesi,.
Ricordate che i nostri utensili si adattano meglio su dadi e bulloni di grosse dimensioni che su quelli piccoli quando questi sono in pollici. Tanto per intenderci, un esagono di 1/2” (mezzo pollice) corrisponde a 12,7mm circa, possiamo usare una nostra 13 ma, se è molto stretto o arrugginito tenderebbe a scivolare via. Al contrario, un esagono di 1” (un pollice 25,4 mm) può essere tranquillamente svitato con una nostra 26 senza avere grossi problemi
- Un armadio (anche vecchio e riciclato) dove riporre la documentazione tecnica, calibri e strumenti di misura, attrezzature delicate o piccoli componenti ecc., non dovrebbe mancare. Più riusciamo ad avere tutto in ordine ed a portata di mano, più saremo veloci e precisi nei nostri lavori.
- Vari contenitori di dimensioni diverse per raccogliere tutta la bulloneria che andremo a smontare, siano essi riciclati o meno, di cartone di plastica o in metallo, sono anch'essi indispensabili per un corretto ordine. Non pensate di mettere tutta la bulloneria in una sola grande scatola o peggio, tutta sul banco o sullo scaffale, non riuscireste più in un secondo momento a ritrovare quello che vi serve per rimontare un determinato componente al quale necessita uno specifico bullone o dado. Ricordate che nel nostro settore, non tutta la viteria anche se di uguale dimensione, è uguale per caratteristiche meccaniche. Notevole è a volte la differenza di resistenza tra un bullone ed un altro. Anche il corretto montaggio di determinati pezzi, necessita di caratteristiche diverse di tenuta e serraggio.
Non mischiateli quindi, vedremo poi in seguito quando andremo a disassemblare la nostra vettura come fare.
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Bidoni di recupero |
- Anche un'ampia bacinella di plastica serve sempre per scaricare i liquidi dalla vettura per poi stoccarli, ottime quelle basse e larghe che si trovano nei vari brico.
- Una vasca abbastanza ampia con coperchio, che contenga del liquido sgrassante, ci servirà per una prima operazione di pulizia. Se ne possono trovare di relativamente economiche, sia dai fornitori di attrezzature che in rete; normalmente cinesate che in ogni caso svolgono egregiamente il loro compito.
- In seguito quando andremo a riassemblare determinati componenti che necessitano di un'ulteriore grado di preparazione, dovremo avere a disposizione un secchio o altro contenitore sempre con coperchio, contenente del diluente alla nitro.
Attenzione, anche questi liquidi devono essere usati con le protezioni idonee, e smaltiti a fine vita in modo corretto ed ecologico.
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Scaffalature |
- Scaffalature, sembrano sempre tante ma non sono mai abbastanza.
Vanno bene tutte, autocostruite o meno, di metallo in plastica o di legno, basta che resistano ai carichi che andremo di volta in volta a stipare.
- Un compressore d'aria elettrico non deve mancare, cinquanta litri di serbatoio per chi non ne fa un utilizzo professionale possono bastare.
Naturalmente, tubi per portare l'aria compressa dove serve, pistole per soffiare e verniciare.
- Utensili elettrici, anche questi sembrano sempre tanti ma alla fine manche sempre qualcosa di utile.
- Almeno una smerigliatrice da banco, con mole di diversa granatura.
Spazzole metalliche da montare sulla smerigliatrice se ne abbiamo una sola; due anche di queste, una che useremo per sgrossare e pulire dove più incrostato (quella che chiamo spazzola sporca), e una che tenderemo ad utilizzare per i lavori più puliti e di finitura.
Un consiglio, se potete, non montate la smerigliatrice “da banco” sul banco di lavoro, è un ricettacolo e uno spandisporco micidiale. Il nostro tavolo, deve sempre essere pulito ed in ordine.
Montatela magari a muro su delle staffe; o meglio, su una colonna da fissare a pavimento, che provvederete a costruirvi o farvi costruire se non ne siete in grado. Molto più comoda, funzionale e decisamente una soluzione molto pulita.
- Un trapano elettrico con mandrino fino ad una punta del 13 serve. Altrettanto utile e quasi indispensabile quello a batteria, per lavori comodi sulla vettura.
- Una smerigliatrice di piccole dimensioni con dischi intercambiabili è altrettanto necessaria. Per i nostri lavori, non servono flessibili di grani dimensioni, l'utilizzo della smerigliatrice a mano, si rende necessario solo quando (purtroppo), qualche bullone talmente arrugginito o consumato non ne vuole sapere di svitarsi, quando dobbiamo sgrossare o rimodellare qualche intervento di saldatura effettuato sulla vettura, o piccoli lavori che con una lima sarebbero lunghi e laboriosi. Usatela il meno possibile comunque.
- Un'altra smerigliatrice questa volta ad inserti intercambiabili (tipo Dremel anche se questo è troppo piccolo per i nostri scopi), non è strettamente necessario ma caldamente consigliato. Dover pulire un piano tutto incrostato che poi accoglierà una guarnizione di tenuta, si può fare a mano con raschietto e tela smeriglio (che servono in ogni caso), ma richiede tempo e perizia. Con le dovute attenzioni, è molto più veloce e immediato farlo con una spazzolina verticale montata sull'utensile.
Provate a pulire una camera di scoppio o i condotti di aspirazione e scarico della testata a mano........
- Una lampada portatile a batteria (meglio), oppure a filo, obbligatoriamente in bassa tensione (12 o 24Volt per intenderci), opportunamente cablata con trasformatore e sicurezze idonee.
- Negli utensili elettrici inserisco anche un caricabatterie anche se non si tratta di un utensile ma di uno strumento. Serve sempre e in ogni caso, nella nostra officina non deve mancare.
Attenzione però al voltaggio in uscita, ne esistono di mono o con tensioni selezionabili. Se per esempio la vostra vettura è una vecchia (e bellissima) Porsche 356, o state rifacendo un'altrettanto vecchia motocicletta, avete necessità di una tensione di ricarica di 6Volt, al contrario nella Triumph TR2 del nostro restauro, avremo bisogno della classica tensione di 12Volt. Attenzione quando collegate il caricabatterie con l'accumulatore montato sulla vettura; se per convenzione internazionale la automobili da diversi anni collegano il polo negativo (-) a massa, per intenderci la carrozzeria; in epoche meno recenti, fino a circa una trentina di anni fa in alcuni casi era il polo positivo (+) ad essere collegato a massa. Invertire i collegamenti causa nella migliore delle ipotesi una forte sfiammata da cortocircuito.
- Ci sono poi una serie di attrezzature abbastanza specifiche che devono far parte del nostro corredo.
- Una o più chiavi dinamometriche per il corretto serraggio e con una forza torcente e calibrata. Uno degli attrezzi più importanti e meno conosciuti dai profani, assolutamente indispensabile per un perfetto montaggio di alcune parti.
La chiave dinamometrica e uno strumento che permette di stringere dadi o bulloni alla coppia di torsione richiesta dal costruttore. La testata, le bielle, i supporti di banco dell'albero motore, il volano e per assurdo tutto quello che si può avvitare in di un motore o un'autovettura, per avere una corretta tenuta, dovrebbe essere serrato al valore determinato da chi l'ha progettata.
Se queste prescrizioni a volte possono essere sorvolate (il posizionamento per esempio di un paraurti o di un parafango), che non vi venga in mente di stringere a mano e con una forza sommaria (troppo o troppo poco), e non identica determinati componenti. Il risultato sarebbe senza ombra di dubbio un disastro.
- Uno stringifasce per l'inserimento dei pistoni nei relativi cilindri.
- Un attrezzo pneumatico per la smerigliatura delle valvole nelle relative sedi della testata. Lavoro che si potrebbe anche fare a mano con un piccolo strumento autocostruito, ma che sconsiglio vivamente per difficoltà e qualità del lavoro. Io stesso dopo tanti anni sarei veramente poco propenso ad eseguire questa operazione manualmente, vedremo più avanti la corretta procedura.
- Un cavalletto girevole per lo smontaggio e il successivo rimontaggio dei grossi gruppi meccanici, motore, cambio ed eventuale ponte posteriore.
Può essere proficuamente sostituito specie per il motore, da un piccolo banchettino con altezza di 60cm circa. I cambi e i ponti posteriori a volte io li stringo in morsa.
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Colonnette |
- Un crick carrellato con una portata di almeno 10/15 tonnellate.
- Almeno quattro colonnette per posizionarci la vettura senza ruote.
- Un avvitatore pneumatico, quello che abitualmente serve per smontare le ruote (non serve solo per quello).
- Se non siamo in possesso di un ponte sollevatore, troppo costoso per un utilizzo non professionale ed alimentato normalmente a 380Volt, si deve disporre almeno di un carrello con ruote per entrare ed uscire da sotto la vettura quando dobbiamo intervenire nella parte inferiore della stessa.
- Sono necessari anche alcuni strumenti di misura; un calibro a corsoio magari digitale per una più immediata lettura dei valori, un micrometro (il classico centesimale a forma di C) con un'escursione da 0 a 25mm, uno spessimetro, un orologio comparatore con relativo braccio magnetico, una squadra rettificata di circa 25/30cm, sono il minimo di cui abbiamo bisogno.
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Lettino |
- La sabbiatrice o pallinatrice indipendentemente da come vogliamo
chiamarla; molto utile ma anch'essa abbastanza costosa. Serve a pulite e preparare i vari pezzi smontati per la successiva fase di finitura e/o verniciatura. Ne esistono in commercio di varie dimensioni e costi; necessita per il funzionamento di aria compressa con una portata di flusso piuttosto sostenuta. Bisogna quindi rapportare anche la potenza del compressore in base al consumo di questa macchina.
Sabbiatrice Pallinatrice |
Io stesso, per il telaio o il ponte posteriore, mi servo del lavoro di altri.
Ponderate bene la necessità dell'acquisto di una macchina del genere.
- Documentazioni tecniche del vostro mezzo; come già detto nel precedente post, più documentazione avete e meglio è. I dati tecnici o le coppe di serraggio per farvi un esempio, sono riportate nelle pubblicazioni relative al vostro modello.
Anche la copia di una vecchia pubblicità dell'epoca, a volte può risolvere un dubbio sul corretto montaggio di un componente o accessorio, presente o meno su quel determinato modello in base all'anno di costruzione.
Nella documentazione sono riportati i colori e gli accoppiamento dei rivestimenti interni della vostra vettura in base al vostro numero di telaio, vi aiutano nella scelta corretta della finitura esterna ed interna.Come detto in precedenza, trovate tutti i dati tecnici, anche quelli delle varie manutenzioni. Le fasi di lavorazione degli interventi che dovrete eseguire per il restauro.
Vi aiutano a conoscere meglio il vostro mezzo, e ad approfondire determinati argomenti. Sono in ogni caso indispensabili oltre che molto utili e preziose.
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Documentazione tecnica cataloghi ricambi ecc |
Fatene incetta!
- Scopa, paletta e sacco di raccolta; sembra un controsenso o una cosa scontata aver inserito queste “banalità”, ma nel nostro lavoro la pulizia (in certi casi maniacale), è una necessità indispensabile per una buona e corretta riuscita del lavoro
Nella “lista della spesa” naturalmente mancherà indubbiamente ancora qualcosa, manca sempre anche a me quel determinato utensile che mi serve o mi aiuterebbe meglio per una determinata operazione.
Più avanti, durante le descrizioni delle varie fasi di lavorazione, vedremo contestualmente anche le attrezzature da usare, e come usarle.
Come potete vedere, abbiamo bisogno di una notevole quantità di attrezzature; naturalmente chi già si diletta in piccoli lavori personali, dovrebbe essere in possesso di buona parte di tali strumenti.
La cosa principale e veramente importante da avere, è una forte e costante determinazione a cominciare e naturalmente portare a termine un lavoro così impegnativo; questa “attrezzatura” non la trovate in commercio!
La prossima volta, vedremo insieme l'argomento sicurezza.
Tenete bene a mente che ci vuole testa e preparazione, il rischio di farsi del male è sempre in agguato. Adottare determinate procedure per evitare incidenti, è fondamentale.
Quindi sempre attenzione e concentrazione in quello che fate.
Buon Blog, e visto che siamo prossimi, buone feste a tutti.
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