sabato 28 dicembre 2013

Restauro auto e moto d'epoca: cosa serve seconda parte.


Cosa serve, seconda parte.



Nel precedente Post Cosa serve, non ho inserito alcuni strumenti d'uso comune ed i materiali di consumo necessari per svolgere il nostro lavoro.



Multimetro digitale completo di sonde, trova utilizzo in molteplici occasioni, quando si controllano i collegamenti elettrici di un'auto o di una moto, oltre all'isolamento degli stessi.
Multimetri

Non serve dotarsi di uno strumento ultra professionale e costoso, basta sia dotato, oltre alle normali funzioni, della prova di continuità per quando andremo alla ricerca dei capi di un filo cablato in un impianto elettrico nuovo o usato che sia.



Estrattori per cuscinetti e flange, battitoi con opportuni inserti intercambiabili per inserire paraolio o fermi, se non disponibili, andranno procurati in base alle necessità o rimpiazzati con analoghi attrezzi autocostruiti. Non montate con un cacciavite e martello un paraolio, il risultato? Quello di danneggiarlo irreparabilmente, pregiudicandone la tenuta.



Uno o più carrelli a ripiani multipli muniti di ruote; senz'altro utili mentre smontate/montate piccoli organi o componenti durante le varie fasi di lavorazione, vi aiutano nel mantenere in ordine pezzi e bulloneria separandoli, accelerando i tempi e scongiurando il rischio di mischiare la viteria.



Oliatore, punzone di bronzo, calamita, pennelli di varie misure, raschietto, pezzi di legno o gomma, piccole scatole di cartone o plastica, sacchetti trasparenti, lime di varia forma e taglio ecc., attrezzi in ogni caso di utilizzo comune, non devono mancare nella dotazione base della vostra officina.





I materiali di consumo; sono presenti sul mercato in una vasta scelta, per quanto riguarda marche, tipologia e utilizzi specifici.

Nella descrizione che segue, sono riportati quelli da me normalmente utilizzati, la mia scelta di determinati prodotti, non deve essere considerata di adozione obbligatoria anche per voi. Marchi e caratteristiche, se riportati, sono da considerarsi solo indicativi.

 

Per i grassi lubrificanti ne utilizzeremo di tre tipi; quello bianco al litio, è adoperato in presenza di umidità, quindi per tutte le parti esposte agli agenti atmosferici, boccole dell'avantreno, per quelle dei bracci delle sospensioni, la lubrificazione dei silent-block delle balestre ecc.

Quello nero alla grafite, serve quando siamo in presenza di forti frizioni fra metalli. L'azione combinata del grasso e delle micro particelle di grafite, aumenta il potere antigrippaggio di questo lubrificante.

Il grasso comune, quello di colore ambrato per intenderci, si usa normalmente nella lubrificazione dei cuscinetti assemblati nei mozzi, crociere degli alberi di trasmissione, negli ingrassatori ecc.

Devono essere in ogni caso di buona qualità, poco conveniente risparmiare per questo tipo di prodotto, nel complesso, ne usiamo talmente poco in tutta la vettura che speculare su questa spesa mi sembra inutile.



Paste e colle; anche se la vecchia scuola voleva che le guarnizioni e i paraoli andassero montati a secco, perché rischiare un'imbarazzante e fastidiosa perdita?

Sono sempre ed in ogni caso, da usare con parsimonia e nella maniera corretta, ricordandoci che non sono l'unico sistema per scongiurare una fuoriuscita di acqua o olio; sono, e devono essere solo un aiuto.



La pasta siliconica (o guarnizione liquida, rossa, nera, grigia) di uso universale, sia essa a base acetica o ammonica, viene usata per aumentare la tenuta di guarnizioni in carta o dei paraoli, quando sono alloggiati in componenti con poche dilatazioni termiche, quindi abbastanza stabili.

In commercio vi è poi un sigillante in tubo poco o per nulla conosciuto, che ha però caratteristiche veramente eccezionali. Non diventa mai solido e mantiene costanti nel tempo le proprie caratteristiche di adesione. Era prodotto tanti anni fa solo da una ditta britannica con marchio Hylomar; per diverso tempo non sono più riuscito a trovarlo, dovendomi adattare con quello che c'era in commercio. Da qualche anno, nel catalogo Wurth (non voglio fare pubblicità, ma identificare un prodotto ottimo e ben preciso), è ricomparso con la sigla “DP300”. Come detto in precedenza, rimane anche a notevole distanza di tempo morbido, continua ad avere una notevole adesione e assicura un'ottima sigillatura generale. Lo uso dove le dilatazioni dovute al calore sono ingenti, sui piani del basamento che accoglie i cilindri quando questi sono a bagno ed amovibili, tra il basamento in ghisa ed il piastrone d'acciaio della distribuzione nei motori Triumph per esempio, in tutte quelle occasioni in cui devo garantire un accoppiamento e una tenuta a lungo termine nonostante i movimenti dei materiali.

Non lo userei mai per una guarnizione coppa, sprecato!



Vedremo durante le descrizioni dei lavori, cosa e come usare i sigillanti per aumentare la tenuta delle guarnizioni.



Svitol, grasso in spray, detergente in spray, pulisci contatti, bloccante forte e medio, colle cianidriche (super colla) e viniliche, silicone per sigillare fessure nascoste, ecc.

Stracci (tanti e da smaltire correttamente), rotoli di carta naturalmente prodotta in materiale riciclato, diluente alla nitro per una perfetta pulizia di determinati pezzi, anche questo da smaltire correttamente a fine vita, tela smeriglio in varie granature e carta spuntiglio (quella finissima) per pulire e lucidare, bombole di vernice per eventuali ed inevitabili ritocchi, ecc.

Tutti prodotti indispensabili.



Servono anche alcune matasse di filo elettrico con un alto grado di
isolamento, in vari colori e di diversa sezione, per le necessarie modifiche o riparazioni sull'impianto elettrico; non dimentichiamo capocorda e relativa pinza per stringerli, non sempre è comodo e corretto montarli con la normale pinza

Spero di aver integrato il precedente Post Cosa serve, ma sicuramente durante il lavoro..... mancherà ancora qualche cosa!



Ciao, e buon anno nuovo.

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