Cosa
serve, seconda parte.
Nel
precedente Post Cosa serve,
non ho inserito alcuni strumenti d'uso
comune ed i materiali di consumo necessari per svolgere il nostro
lavoro.
Multimetro
digitale completo di sonde, trova utilizzo in molteplici occasioni,
quando si controllano i collegamenti elettrici di un'auto o di una
moto, oltre all'isolamento degli stessi.
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Multimetri |
Non
serve dotarsi di uno strumento ultra professionale e costoso, basta
sia dotato, oltre alle normali funzioni,
della prova di continuità per quando
andremo alla ricerca dei capi di un filo
cablato in un impianto elettrico nuovo o usato che sia.
Estrattori
per cuscinetti e flange, battitoi con opportuni inserti
intercambiabili per inserire paraolio o fermi, se non disponibili,
andranno procurati in base alle necessità o rimpiazzati con analoghi
attrezzi autocostruiti. Non montate con un cacciavite e martello un
paraolio, il risultato? Quello di danneggiarlo irreparabilmente,
pregiudicandone la tenuta.
Uno
o più carrelli a ripiani multipli
muniti di ruote; senz'altro utili mentre
smontate/montate piccoli organi o componenti durante le varie fasi di
lavorazione, vi aiutano nel
mantenere in ordine pezzi e bulloneria
separandoli, accelerando
i tempi e scongiurando
il rischio di mischiare la viteria.
Oliatore,
punzone di
bronzo, calamita, pennelli di varie misure, raschietto, pezzi di
legno o gomma, piccole scatole di cartone o plastica, sacchetti
trasparenti, lime di varia forma e taglio ecc., attrezzi in
ogni caso di utilizzo comune, non devono
mancare nella dotazione base della vostra officina.
I
materiali di consumo; sono presenti sul mercato in una vasta scelta,
per quanto riguarda
marche, tipologia e utilizzi specifici.
Nella
descrizione che segue, sono riportati quelli da me normalmente
utilizzati, la mia scelta di determinati prodotti, non deve
essere considerata
di adozione
obbligatoria anche per voi. Marchi e caratteristiche, se riportati,
sono da considerarsi solo indicativi.
Per
i grassi lubrificanti ne utilizzeremo di tre tipi; quello bianco al
litio, è adoperato in presenza di umidità, quindi per tutte le
parti esposte agli agenti atmosferici, boccole dell'avantreno, per
quelle dei bracci delle sospensioni, la lubrificazione dei
silent-block delle balestre ecc.
Quello
nero alla grafite, serve quando siamo in presenza di forti frizioni
fra metalli.
L'azione combinata del grasso e delle
micro particelle di grafite, aumenta il potere antigrippaggio di
questo lubrificante.
Il
grasso comune, quello di colore ambrato per intenderci, si usa
normalmente nella lubrificazione dei cuscinetti assemblati nei mozzi,
crociere degli alberi di trasmissione, negli ingrassatori ecc.
Devono
essere in ogni caso di buona qualità, poco conveniente risparmiare
per questo tipo di prodotto, nel complesso, ne usiamo talmente poco
in tutta la vettura che speculare su questa spesa mi sembra inutile.
Paste
e colle; anche se la vecchia scuola voleva che le guarnizioni e i
paraoli andassero montati a secco, perché rischiare un'imbarazzante
e fastidiosa perdita?

La
pasta siliconica (o guarnizione liquida,
rossa, nera, grigia) di uso universale,
sia essa a base acetica o ammonica, viene
usata per aumentare la tenuta di
guarnizioni in carta o dei paraoli, quando sono alloggiati in
componenti con poche dilatazioni termiche, quindi abbastanza stabili.
In
commercio vi è poi un sigillante in tubo poco o per nulla
conosciuto, che ha però caratteristiche veramente eccezionali. Non
diventa mai solido e
mantiene costanti
nel tempo le proprie caratteristiche di adesione. Era prodotto tanti
anni fa solo da una ditta britannica con marchio Hylomar; per diverso
tempo non sono più riuscito a trovarlo, dovendomi adattare con
quello che c'era in commercio. Da qualche anno, nel
catalogo Wurth
(non voglio fare pubblicità, ma identificare un prodotto ottimo e
ben preciso), è ricomparso con la sigla
“DP300”. Come detto in precedenza, rimane anche a notevole
distanza di tempo morbido, continua ad avere una notevole adesione e
assicura un'ottima sigillatura generale. Lo uso dove le dilatazioni
dovute al calore sono ingenti, sui piani del basamento che accoglie
i cilindri quando questi sono a bagno ed amovibili, tra il basamento
in ghisa ed il piastrone d'acciaio
della distribuzione nei motori Triumph per esempio, in tutte quelle
occasioni in cui
devo garantire un accoppiamento e una tenuta a lungo termine
nonostante i movimenti dei materiali.
Non
lo userei mai per una guarnizione coppa, sprecato!
Vedremo
durante le descrizioni dei lavori, cosa e come usare i sigillanti per
aumentare la tenuta delle guarnizioni.
Svitol,
grasso in spray,
detergente in spray,
pulisci contatti, bloccante forte e medio, colle cianidriche (super
colla) e viniliche, silicone per sigillare fessure nascoste,
ecc.
Stracci
(tanti e da smaltire correttamente), rotoli di carta naturalmente
prodotta in
materiale riciclato, diluente alla nitro per una perfetta pulizia di
determinati pezzi, anche questo da smaltire correttamente a fine
vita, tela smeriglio in varie granature e carta spuntiglio (quella
finissima) per pulire e lucidare, bombole di vernice per eventuali ed
inevitabili ritocchi, ecc.
Tutti
prodotti indispensabili.
Servono
anche alcune matasse di filo elettrico con un alto grado di
isolamento, in vari colori e di diversa sezione, per le necessarie modifiche o riparazioni sull'impianto elettrico; non dimentichiamo capocorda e relativa pinza per stringerli, non sempre è comodo e corretto montarli con la normale pinza
isolamento, in vari colori e di diversa sezione, per le necessarie modifiche o riparazioni sull'impianto elettrico; non dimentichiamo capocorda e relativa pinza per stringerli, non sempre è comodo e corretto montarli con la normale pinza
Spero
di aver integrato il precedente Post Cosa
serve, ma sicuramente durante il
lavoro..... mancherà ancora qualche cosa!
Ciao,
e buon anno nuovo.
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