L'alimentazione
nei motori endotermici.
I
motori di tutte le epoche, per poter funzionare, hanno avuto bisogno,
e hanno tutt'ora necessita, di essere alimentati per mezzo di una
miscela composta da un combustibile e da un comburente; il rapporto
delle parti di uno e dell'altro di questi componenti (rapporto
stechiometrico) determina la perfetta incendiabilità della miscela
stessa.
Come
spesso ed erroneamente accade, non è solo la benzina (combustibile)
a produrre la detonazione che permette lo sviluppo della forza
necessaria a spingere verso il basso il pistone. In tutte le
trasformazioni termiche, un qualsiasi combustibile ha necessità di
ossigeno (comburente) per sviluppare una fiamma e produrre calore. Un
esempio per rendevi meglio l'idea, la stessa legna (combustibile) nel
caminetto, senza aria (comburente), non produrrebbe nessun fuoco per
scaldarci o cucinare.
Quindi
per sintetizzare, un qualsiasi motore, per poter funzionare
correttamente, ha bisogno di una miscela perfettamente bilanciata di
benzina e di aria.
Perchè
perfettamente bilanciata? Semplicemente per il motivo che una
determinata quantità di benzina, mescolata nella giusta proporzione
all'ossigeno, riuscendo a bruciare completamente e in modo veloce,
produce una maggiore quantità di calore. Carburazione è il termine
corretto per definire il bilanciamento dei due componenti.
Un'altra
considerazione da tenere ben presente; non è la benzina liquida a
produrre una fiamma, bensì il gas prodotto dall'evaporazione della
stessa. E sono sempre i gas di benzina (molecole), che si combinano
(miscelano) con l'ossigeno contenuto nell'aria creando, appunto, la
miscela di cui abbiamo bisogno per il funzionamento dei nostri
motori.
Per
attuare tutte queste combinazioni, miscelazione, evaporazione,
bilanciamento ecc. abbiamo necessità di un'apparecchiatura apposita.
Come
per il resto della tecnica applicata alle autovetture, il sistema di
alimentazione si è molto evoluto nel tempo per sopperire ai difetti
dei precedenti apparati, per adeguarsi alle normative ecologiche
sempre più restrittive, per abbattere gli eccessivi consumi di
carburante.
Dai
semplici carburatori delle prime applicazioni automobilistiche, si è
passati per fasi successive, a carburatori sempre più complessi
dotati di compensazioni ed arricchitori, alle iniezioni meccaniche,
alle prime iniezioni elettroniche, fino alle attuali a controllo
computerizzato.
Al
contrario dei precedenti post, in questo andremo a ritroso;
tratteremo per sommi capi prima le moderne iniezioni, per terminare
con la descrizione dei carburatore, elemento questo molto più
impiegato sulle nostre auto e moto d'epoca.